Il tumore mammario rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne con 60.000 nuovi casi stimati nel 2022. In Italia una donna su 8 si ammala di tumore alla mammella e si stima che ogni anno vengano diagnosticati oltre 50.000 casi di carcinoma mammario. Fortunatamente però dal 2000 si registra una progressiva riduzione della mortalità per questa neoplasia. Quarant’anni fa metà delle donne affette non sopravvivevano alla malattia. Attualmente grazie alla prevenzione la sopravvivenza a 10 anni supera l’80%.
La parola d’ordine nella lotta contro il tumore al seno quindi è prevenzione. Le strategie preventive si basano su due approcci ben precisi e fra loro integrati: la prevenzione primaria e quella secondaria.
La PREVENZIONE PRIMARIA ha l’obiettivo di individuare e rimuovere le cause che contribuiscono allo sviluppo di un tumore (fattori di rischio). I fattori di rischio possono essere modificabili o non modificabili.
Fra i principali fattori di rischio non modificabili per lo sviluppo del tumore della mammella troviamo:
- Età: la probabilità di ammalarsi di tumore al seno aumenta con l’aumentare dell’età della donna (sebbene oltre il 50% dei tumori al seno viene diagnosticato in donne di età inferiore ai 55 anni).
- Storia riproduttiva della donna:
– menarca precoce (prima degli 11 anni) e menopausa tardiva (oltre i 55 anni) comportano una prolungata esposizione agli ormoni;
– nulliparità (nessuna gravidanza) o prima gravidanza oltre i 35 anni;
– mancato allattamento.
- Familiarità per tumore al seno e/o ovaio: il rischio di poter sviluppare un tumore al seno si aggira intorno al 10%.
- Neoplasie e trattamenti pregressi: possono indurre la ripresa della malattia.
- Mutazioni di specifici geni: alcune mutazioni a carico di specifici geni (es. BRCa1 e BRCa2), se ereditate, possono aumentare il rischio di sviluppare tumori della mammella e dell’ovaio. Risulta pertanto importante verificare lo stato mutazionale di questi geni nei casi di tumori mammari familiari.
Fra i principali fattori di rischio modificabili per lo sviluppo del tumore della mammella troviamo:
- Terapia ormonale sostitutiva: i farmaci a base di estrogeno e progesterone, assunti dopo la menopausa per alleviarne i disturbi, possono lievemente aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno. Il rischio è proporzionale comunque alla durata del trattamento.
- Obesità: il rischio di tumore al seno è più alto nelle donne che con la menopausa sviluppino una condizione di obesità o di sovrappeso.
- Scarsa attività fisica: il regolare esercizio fisico riduce il rischio di sviluppare un tumore al seno, aiutando a mantenere il peso corporeo e riducendo la massa adiposa.
- Limitato consumo di frutta e verdura: una dieta ad alto apporto calorico, ricca di grassi e di zuccheri raffinati o con smisurato consumo di carni rosse, aumenta il rischio di poter sviluppare un tumore al seno, così come di altre patologie.
- Alcol: il rischio di tumore al seno aumenta proporzionalmente al quantitativo di alcol assunto.
- Fumo: anche il tumore al seno sembra possa aumentare nelle fumatrici.
Modificare gli stili di vita significa eliminare quei fattori di rischio da cui dipendono oltre il 20% dei tumori al seno. Per tale ragione, il mondo scientifico considera il controllo dello stile di vita uno strumento valido per la prevenzione del carcinoma mammario e di altri tumori.
Nel caso esista una documentata e significativa familiarità è consigliabile rivolgersi a strutture specializzate per sottoporsi a consulenza genetica e ricevere adeguate indicazioni.
La PREVENZIONE SECONDARIA ha l’obiettivo di ottenere la diagnosi il più precocemente possibile. La scoperta del tumore (in genere con la mammografia e l’ecografia) nella sua fase iniziale permette terapie chirurgiche meno aggressive con maggiori possibilità di guarigione. Essa oggi costituisce l’arma vincente nella lotta al cancro della mammella che può essere curato nella maggior parte dei casi diagnosticati precocemente. La probabilità di guarigione per tumori che misurano meno di un centimetro è di oltre il 90%.
Strumenti della prevenzione secondaria del tumore della mammella sono: l’autopalpazione, la mammografia, l’ecografia del seno e la risonanza magnetica.
Per una corretta palpazione del seno è necessario:
- Palpare entrambe le mammelle in senso rotatorio (circolare) con le dita unite a piatto.
- Non tralasciare la palpazione dell’ascella e del capezzolo.
- Guardare allo specchio se vi siano irregolarità della cute.
- Evidenziare, con una leggera spremitura del capezzolo, se sono presenti secrezioni. In tal caso è utile effettuare un esame citologico del secreto mammario
La mammografia è la tecnica utilizzata per lo screening senologico che viene realizzato attraverso l’offerta di una mammografia a cadenza biannuale fra i 50 e i 69 anni.
Lo screening mammografico ha portato a:
- una riduzione della mortalità per carcinoma mammario;
- una riduzione del numero di interventi demolitivi, essendo la lesione tumorale scoperta ancora di piccole dimensioni;
È attualmente in fase di studio l’estensione dello screening a tutte le donne di età compresa fra i 45-50 anni e alle donne di età superiore ai 69 anni. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori auspica che i programmi organizzati di screening siano estesi a partire dai 40 anni di età, con cadenza annuale, accompagnati anche dall’esecuzione dell’ecografia e per l’intero arco di vita.
L’ecografia mammaria viene utilizzata per caratterizzare un nodulo palpabile e viene prescritta a completamento della mammografia nello studio dei seni densi, in cui una ricca componente ghiandolare può complicare l’identificazione di eventuali lesioni.
Bisogna tener presente che il tumore al seno colpisce nel 30% dei casi donne al di sotto dei 50 anni. Donne non coperte quindi dallo screening mammografico. Esiste inoltre la possibilità che il tumore possa comparire nel periodo di intervallo tra una mammografia di screening negativa e quella successiva, o che in un seno denso possa non rendersi evidenziabile un nodulo che, al contrario, può meglio essere caratterizzato da un’ecografia mammaria. Per tale motivo le donne devono sapere che è affidata anche a loro una responsabilità per la diagnosi precoce del tumore, attraverso l’autopalpazione e l’esecuzione regolare e periodica di controlli clinici in cui il senologo, sulla base dell’età e del rischio individuale, oltre a effettuare la visita specialistica, suggerirà strategie di prevenzione e diagnosi più idonee (tipologia di esame e frequenza di esecuzione).
LILT Genova presso il poliambulatorio di Via Bosco 31/10 a Genova offre visite senologiche, ecografie mammarie e mammografie ad integrazione dell’offerta del Sistema Sanitario Regionale. Le mammografie effettuate nel nostro poliambulatorio sono state 1609 nel 2019, 1449 nel 2020 (anno dell’inizio della pandemia), 2154 nel 2021 e 1197 solo nel primo trimestre del 2022. Le ecografie mammarie invece sono state 1456 nel 2019, 1204 nel 2020, 1809 nel 2021 e 1021 solo nel primo trimestre del 2022 a testimoniare una continua crescita della nostra offerta di prevenzione.
Quali sono le nuove sfide:
- diagnosi precoci in donne sempre più giovani;
- uniformità territoriale dello screening (possibilmente allargato all’ecografia);
- abbassamento dell’età dello screening a 40 anni (e con cadenza annuale);
- codificati controlli clinico-strumentali per le donne già colpite dal cancro al seno
- coinvolgimento diretto ed attivo del mondo scolastico femminile (corretta informazione ed insegnamento dell’autopalpazione).
Per le donne che abbiano già vissuto l’esperienza cancro al seno si rende inoltre necessario favorire un supporto empatico, psicologico, rigenerativo-estetico, sociale, sia per il superamento di questa fase di criticità della propria immagine sia a garanzia di una più lunga e migliore qualità di vita. LILT Genova offre supporto alle donne che hanno già avuto una neoplasia mammaria attraverso una serie di servizi gratuiti inquadrati nel Progetto Ancora, che si trova descritto sulle pagine web del nostro sito www.legatumori.genova.it
Come ogni anno LILT Genova promuoverà la Campagna Nastro Rosa 2022 per la sensibilizzazione della prevenzione del tumore al seno. La Campagna si svolgerà a Ottobre con una serie di offerte di prevenzione e varie iniziative. Per il programma completo delle iniziative consultare il sito www.legatumori.genova.it
La strada per vincere il cancro al seno è ormai tracciata, e quindi: mortalità zero per cancro al seno!
A cura di Dr. Paolo Sala, Presidente LILT Associazione Provinciale di Genova