Consulta per la lotta al tumore dell’ovaio

per migliorare sempre di più la conoscenza e l’attenzione verso questo tumore

Consulta per la lotta al tumore dell’ovaio

Di cosa si occupa

La consulta per la lotta al tumore dell’ovaio si occupa di prevenzione, diagnosi, cura e assistenza alle pazienti affette da tumore ovarico in tutte le sue fasi ed è stata costituita per migliorare sempre di più la conoscenza e l’attenzione verso questo tumore.
L’Associazione Lilt Genova, tra l’altro, ha il compito di promuovere attività di crowdfunding per il reperimento di fondi, al fine di garantire la realizzazione di progetti di ricerca, prevenzione, assistenza e cura alle pazienti affette da tumore ovarico.

Chi sono i membri

I membri di questa associazione sono Serafina Mammoliti, oncologo medico, in qualità di presidente, Mario Valenzano Menada, ginecologo, in qualità di vice presidente, Valentina De Riz, comunicatrice pubblica e Paolo Sala, ginecologo e presidente Lilt Genova, in qualità di membri.

Il tumore dell’ovaio, che cos’è

Il tumore dell’ovaio è considerato ancora oggi uno delle neoplasie ginecologiche più gravi per la sua aggressività biologica e per la difficoltà di formulare tempestivamente una diagnosi in fase precoce. Si tratta di una neoplasia che origina dalle ovaie (gli organi femminili responsabili della formazione degli ovuli), le tube di Falloppio (gli organi che connettono le ovaie con l’utero) e il peritoneo (il rivestimento della parete e degli organi addominali).

Quali sono i sintomi più frequenti

Il tumore dell’ovaio non dà sintomi specifici e facilmente riconoscibili. I sintomi più frequenti sono molto vaghi e possono essere, ad esempio, aumento di volume dell’addome, difficoltà a digerire ed eventuali dolori addominali. In presenza di tali sintomi, che perdurano nel tempo, è bene recarsi dal medico di famiglia, dal ginecologo o all’oncologo medico, solo in caso di urgenza, è possibile rivolgersi al Pronto Soccorso.

Esiste un test di screening per il tumore dell’ovaio?

Ad oggi non esiste uno screening efficace in questa patologia, ci sono fattori di rischio maggiormente associati allo sviluppo del tumore ovarico che sono fattori ormonali (menopausa tardiva, infertilità, endometriosi) e fattori eredo- familiari. In circa il 20% dei casi sono presenti, infatti, mutazioni genetiche a carico dei geni BRCA1\2. Da qualche anno, tutte la pazienti affette da neoplasia epiteliale dell’ovaio vengono invitate ad eseguire il test genetico a titolo gratuito: possono inoltre accedere a consulenza genetica anche le donne sane con storia familiare positiva per tumore ovarico e\o mammario, dopo una consulenza genetica, se indicato, vengono sottoposte al test.

Ci sono stati progressi nel trattamento farmacologico di questa malattia?

Negli ultimi anni sono stati utilizzati nuovi farmaci denominati “parp inibitori” che hanno dato ottimi risultati nelle pazienti portatrici di mutazione genetica ma non solo. È recente il loro utilizzo anche nelle donne che non hanno la mutazione. Per la prima volta, dopo tanti anni di ricerca, è aumentata la sopravvivenza delle pazienti. Possiamo quindi sempre di più parlare di tumore ovarico come “malattia cronica”.

A chi rivolgersi in caso di sospetto di neoplasia ovarica?

Ci sono varie figure alle quali è possibile affidarsi: il medico di famiglia che può indirizzare la paziente al ginecologo o all’oncologo medico, oppure il ginecologo di fiducia che rappresenta una figura cardine nella gestione di questa patologia, in caso di urgenza al Pronto Soccorso. Per la sua gravità e complessità, questo tumore deve essere curato solo nei centri di alta specialità, esperti nel trattamento di questa patologia.

Hai bisogno di aiuto?

Siamo a tua disposizione! Un operatore ti metterà in contatto con il Professionista che fa per te. Puoi scrivere a info@legatumori.genova.it o chiamare il numero 0102530160. (lun-ven, 9.00-13.00 e 14.00-18.00).

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