La Coffea arabica è la specie più considerata per le caratteristiche organolettiche e gustative e dalla quale si ottiene il miglior caffè verde crudo. Il contenuto di caffeina dei semi di Coffea arabica è più basso di quello di altre specie del genere Coffea comunemente coltivate. Questa pianta viene coltivata in Arabia, India, centro-America, Antille e sud-America.

Il caffè verde crudo è una bevanda ottenuta per infusione della polvere del seme alla temperatura di 80°C dal colore verdastro-giallognolo, limpida, non scura come il caffè tradizionale e dotata di potere stimolante per la presenza di caffeina.

La caffeina del caffè verde crudo viene assorbita in modo lento, graduale e continuo assicurando in circolo una dose moderata di caffeina ma con permanenza più prolungata rispetto a quanto ottenuto dal caffè cotto torrefatto, la cui quota di caffeina, invece, viene assorbita in modo più veloce causando un picco entro 30-40 minuti, per poi venire metabolizzata dal fegato e trasformata in teobromina, in teofillina e altre molecole fino alla sua rimozione dal sangue tramite l’escrezione renale.

La caffeina

Si ipotizza un effetto dimagrante. La caffeina favorisce la liberazione di acidi grassi dalle cellule adipose (che riducono così il loro volume). Questi acidi grassi liberi – immessi nel circolo sanguigno – vengono di norma metabolizzati nelle cellule. Se però ciò non avviene vengono captati dal fegato, trasformati in trigliceridi e trasportati nuovamente dal fegato agli adipociti.

La caffeina induce anche la liberazione di catecolamine (adrenalina, noradrenalina) facilitando così ulteriormente la lipolisi e l’attivazione di alcuni meccanismi fisiologici: aumento delle pulsazioni cardiache, aumento flusso coronarico, maggior attività muscolare, maggiore stimolazione nervosa (quindi maggior consumo di energia), ecc…

Un’altra sostanza contenuta in grande quantità nei chicchi di caffè verde è l’acido clorogenico che svolge una importante azione sul metabolismo degli zuccheri non solo a livello epatico, limitando la trasformazione del glicogeno (molecola di deposito) in glucosio, ma anche a livello intestinale, riducendo l’assorbimento degli zuccheri contenuti negli alimenti ingeriti.

L’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha esaminato i dati sul caffè verde e sul suo ruolo nel controllo del peso e non li ha ritenuti validi non trovando correlazione tra acido clorogenico e perdita di peso e confermando che per dimostrare l’efficacia del caffè verde si sarebbe dovuto tenere nella dovuta considerazione la riduzione di peso dovuta al cambio di alimentazione dalla popolazione campionata.

Conclusioni

Per essere efficace, l’effetto lipolitico della caffeina si rivela utile solo se viene praticata una adeguata attività fisica e un regime calorico adeguato essendo priva di un apprezzabile effetto dimagrante indipendente, mentre l’azione ipoglicemizzante dell’acido clorogenico, variabile da persona a persona, non sempre raggiunge effetti degni di nota come dimagrante.

Effetti sull’organismo

1. Attiva una migliore condizione di attenzione, vigilanza, vitalità,
2. Esercita un impatto positivo sulla salute dovuto ad un maggior contenuto di molecole antiossidanti, di minerali e di vitamine idrosolubili rispetto al caffè nero tostato.

In particolare

  • Polifenoli: antiossidanti (prevalenza di acido tannico)
  • Acido ferulico ed acido tannico : antiossidante, anti-gottosa, antiinfiammatorio
  • Acido clorogenico, antiossidante e antitumorale
  • Alcuni minerali e vitamine idrosolubili (gruppo B)

Effetti sullo stomaco

1. Il caffè verde crudo contiene meno caffeina disponibile in breve tempo, dovuto alla mancanza di trattamento termico dei semi (tostatura) e probabilmente dalla temperatura di infusione della polvere che, per il caffè verde crudo non deve mai superare gli 80°C, mentre nel caffè nero è sempre molto alta. Quindi meno caffeina uguale minore secrezione acida , minori contrazioni della muscolatura liscia dello stomaco, meno irritazione (gastrite) e bruciori (pirosi).

2. Il trattamento termico (cottura a 200-240°C), a cui vengono sottoposti i semi per ottenere il caffè nero torrefatto, determina la caramelizzazione degli zuccheri (da cui il colore scuro) e la formazione del cosiddetto caffeone (cosa che accade anche con il caffè tostato decaffeinato) , olio voltatile (velo lucido ed untuoso presente sulla superficie dei semi di caffè nero torrefatto), che conferisce il caratteristico aroma al caffè ma con effetto irritante sulle le mucose dello stomaco. E’ per questo motivo che il caffè verde, essendo sprovvisto di caffeone, risulta meno irritante per le mucose dello stomaco.

Controindicazioni alla caffeina

La caffeina sia derivante dal caffè verde che quella da caffè tostato va assunta con moderazione in caso di:

  • esofagite e reflusso gastroesofageo
  • anemia (per riduzione dell’assorbimento di vit. B12 e ferro)
  • osteoporosi (per riduzione dell’assorbimento del calcio)
  • ipertensione
  • tachicardia, aritmia e problemi cardiaci in genere
  • eccitazione smodata, nervosismo, insonnia

Cosa bisogna sapere sul Caffè Verde

Un buon caffè verde crudo deve:

  • presentarsi integro,
  • senza la presenza di muffa (indotta dall’eccessiva umidità in coltura o in stoccaggio) spesso cancerogena,
  • i grani devono apparire uniformi, ugualmente colorati, lucidi, secchi, molto difficili da schiacciare, senza odori, colori e sapori “strani” (segni di compromissione per fermentazione batterica e contaminazione da muffe),
  • se immerso nell’acqua fredda, il seme deve essere in grado di colorarla blandamente dopo qualche tempo.

Alcune frodi più comuni

  • Spacciare una qualità di caffè scadente in grani, colorandola, per un’altra più raffinata con un prezzo di vendita maggiorato. Per verificare strofinare il chicco con un panno o fazzoletto di carta e verificare che non lasci coloranti.
  • Imitare la polvere di caffè verde crudo macinato con miscele di farine ed ingredienti vari.

Consiglio

Dato il grande interesse commerciale che si è sviluppato attorno agli integratori alimentari in libera vendita, considerati alcuni aspetti negativi della caffeina, si consiglia di consultare sempre il proprio medico per verificare la compatibilità della stessa con il nostro stato di salute effettivo (mai “il fai da te”) e verificare che l’integratore di interesse sia stato approvato da Organismi Nazionali, Europei o Internazionali. Servirsi poi sempre dal commerciante di fiducia.

Sommario

L’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha esaminato i dati sul caffè verde e sul suo ruolo nel controllo del peso e non li ha ritenuti validi non trovando correlazione tra acido clorogenico e perdita di peso. Per essere efficace, l’effetto lipolitico della caffeina contenuta nel caffè verde si rivela utile solo se viene praticata una adeguata attività fisica e un regime calorico adeguato senza conferire alcun dimagrimento apprezzabile indipendente, mentre l’azione ipoglicemizzante dell’acido clorogenico, variabile da persona a persona, non sempre raggiunge effetti degni di nota come dimagrante. Considerati alcuni aspetti negativi della caffeina, si consiglia di consultare sempre il proprio medico per verificare la compatibilità della stessa con il nostro stato di salute effettivo.

A cura di:
Dott. Luciano DABOVE
Medico Chirurgo
Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
Specialista in Igiene e Medicina preventiva
Scienza dell’alimentazione e Dietetica