Con il giungere della bella stagione si rende sempre più necessario, insieme alla prova costume, pensare alla propria pelle e alle utili misure preventive, che grazie al parere di un esperto, è possibile mettere in atto seguendo semplici e precisi consigli.
Specie da chi, come noi liguri, è abituato ad avere a che fare quasi tutto l’anno con il sole, i fattori di protezione e le regole per una corretta esposizione solare sono trascurate.
Grazie all’aiuto della Dottoressa Stefania Paolino, Dermatologa, medico presso il Poli-ambulatorio LILT di Via B.Bosco 31/10 a Genova, di seguito rispondiamo a due delle principali domande che ognuno di noi dovrebbe porsi prima di esporsi ai raggi del sole.
Quali sono le regole principali per la prevenzione del melanoma? Differenze tra uomini e donne
Le raccomandazioni per la prevenzione primaria del melanoma sono dirette a limitare al minimo i fattori di rischio strettamente correlati all’insorgenza di tale tumore maligno, in primis l’esposizione alle radiazioni solari. In particolare è fondamentale proteggere la cute sin dai primi anni di vita con opportuni filtri solari (fattori di protezione alti, in generale mai inferiori a 20 nell’adulto e a 50 nel bambino) ed evitare esposizioni eccessive al sole, soprattutto in caso di cute chiara che si abbronza con difficoltà e si scotta facilmente (fototipi 1 e 2) e/o se vi è un grande numero di nevi sulla pelle. E’ opportuno evitare le esposizioni solari nelle ore centrali della giornata, quando è invece importante proteggersi con indumenti (cappello, occhiali da sole, vestiti). Si dovrebbe altresì evitare l’uso di lampade e lettini per acquisire o mantenere l’abbronzatura e limitare l’uso di creme autoabbronzanti in quanto sprovviste di fattori di protezione solare.
In ambito di prevenzione primaria risulta essenziale anche l’autoesame, da parte del paziente, delle lesioni pigmentate presenti su cute e mucose visibili (oculare, orale, genitale) in quanto il melanoma può presentare particolari caratteri morfologici sin dalle prime fasi evolutive.
Occorre infine precisare che per diagnosticare precocemente il melanoma ed individuare il tumore in fase iniziale quando risulta ancora curabile e aggredibile chirurgicamente, risulta di fondamentale importanza effettuare periodicamente visite specialistiche dermatologiche (annuali o, se il paziente è polinevico o con familiarità per melanoma, semestrali) dove potranno essere impiegati strumenti specifici per la valutazione dei nei quali il dermatoscopio manuale ed il videodermatoscopio che consentono al dermatologo di riconoscere specifici pattern che consentono di discriminare lesioni benigne da lesioni maligne di natura melanocitaria (melanomi) e non melanocitaria (carcinomi basocellulari e spinocellulari) oltre che diagnosticare tumori cutanei in fase di crescita iniziale (“in situ”).
Con l’arrivo dell’estate cosa bisogna sapere sulle creme solari e le indicazioni di protezione?
L’utilizzo regolare e costante di creme solari protettive ad elevato potere schermante o, comunque, adatte al proprio fototipo può ridurre in maniera statisticamente significativa il rischio di sviluppare tumori cutanei prevenendo le scottature. Sono disponibili in commercio schermi fisici e filtri chimici.
Gli schermi fisici sono sostanze minerali (per esempio ossido di zinco, diossido di titanio), che oppongono un vero e proprio schermo alle radiazioni (soprattutto UVB). Il loro meccanismo d’azione consiste nella riflessione delle radiazioni nocive.
I filtri chimici presentano inoltre, rispetto a quelli fisici, una migliore cosmeceuticità in quanto non lasciano sulla pelle quella tipica “patina biancastra”.
La scelta di un adeguato fattore protettivo solare (SPF) deve essere correlata al proprio tipo di pelle (fototipo).
Chi ha carnagione molto chiara, con occhi chiari e capelli rossi o biondi (e spesso con efelidi) appartiene al fototipo I e deve adottare, sempre, ma particolarmente durante le prime esposizioni, un SPF 50+.
Chi appartiene al fototipo II, con pelle chiara e capelli castani o biondo scuro, deve scegliere un SPF non inferiore a 30 per il corpo, mentre per il viso, nei primi giorni di esposizione, è meglio adottare un fattore più alto (SPF 50).
Per chi ha carnagione abbastanza scura, capelli castani e occhi marroni e appartiene quindi al fototipo III, l’indicazione è di utilizzare un SPF 30 nei primi giorni di esposizione per poi scendere a un SPF 20 una volta che si è abbronzati.
Chi appartiene al fototipo IV, ha carnagione olivastra, capelli e occhi scuri e difficilmente si scotta. Anche in questo caso però occorre proteggere la pelle dal fotoinvecchiamento: fino a che non si è abbronzati utilizzare un SPF 20 per poi scendere a 10.