Lo Screening Mammario e in generale la Diagnostica Senologica sono il più importante strumento per combattere il Tumore della Mammella.
La pandemia di COVID-19 che stiamo ancora affrontando ha interrotto l’attività per circa tre mesi di tutti gli Screening Oncologici e parimenti quella dei vari Centri di Prevenzione Oncologica. Questo ci ha obbligati, dopo la ripartenza, a rivedere l’organizzazione delle procedure diagnostiche, in funzione delle nuove regole imposte a livello nazionale e regionale, per mantenere il corretto distanziamento sociale. Il tempo dello stop assoluto e la nuova riorganizzazione rischiano però di pesare sulla diagnosi precoce del Tumori e in particolare su quello della Mammella.
E’ stato stimato che a livello nazionale ci sia stata una riduzione dal 30% al 50% dell’attività di Diagnostica Senologica, con conseguente riduzione delle biopsie e delle diagnosi di Tumore. Se consideriamo che sono circa 50.000 all’anno le diagnosi di Tumore della Mammella si può facilmente capire come circa 8.000 donne rischiano di ricevere una diagnosi tardiva, con inevitabili gravi effetti.
C’è quindi da valutare un vero e proprio “effetto virus” che può essere particolarmente pericoloso per la salute delle donne. La soluzione è perciò quella di tornare a parlare di prevenzione. La sensibilizzazione riveste e rivestirà un ruolo ancora più importante che nel passato.
L’indicazione dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology) insieme al complesso degli IRCCS è stata molto chiara “La prevenzione riprenda subito, per evitare una nuova epidemia di tumori”.
Allora di seguito riportiamo le linee guida comportamentali in senologia.

ACCERTAMENTI SUGGERITI ALLA DONNA ASINTOMATICA

(nessun rilievo clinico e/o palpatorio)
Età inferiore ai 40 anni:
Nessun controllo preventivo programmato, salvo che si tratti di donna ad alto rischio, inserita in uno specifico programma di sorveglianza diagnostica.
Il primo test consigliato resta perciò l’Esame Clinico (visita senologica) e l’eventuale Ecografia.
Età uguale o superiore ai 40 anni:
Test diagnostico con finalità preventiva è la Mammografia con periodicità 12-18 mesi, che dopo i 50 anni può arrivare ai 24 mesi. Possono integrare con efficacia la Mammografia l’Esame Clinico e l’Ecografia.

ACCERTAMENTI SUGGERITI ALLA DONNA SINTOMATICA

(nodulo palpabile, secrezione, infiammazione ecc.)
Età inferiore ai 40 anni.
L’Esame Clinico può essere sufficiente in prima battuta a chiarire il dubbio. In presenza di rilievo clinico non sospetto l’Ecografia può ritenersi sufficiente. La persistenza del sospetto impone il completamento dell’iter diagnostico con Mammografia e/o altre tecniche diagnostiche ritenute opportune.
Età uguale o superiore a 40 anni:
La Mammografia deve essere effettuata come tecnica di prima istanza, in associazione con altre tecniche diagnostiche ritenute necessarie (Ecografia, Agoaspirazione, Microistologia, VABB, Risonanza Magnetica, ecc.).

(Di dott. Andrea Imperiale, Responsabile SS Radiologia Palasalute Fiumara ASL3, membro del Comitato Scientifico LILT Genova)