La Campagna Nastro Rosa è senza dubbio la più conosciuta della LILT: da 30 anni il mese di ottobre è dedicato alla prevenzione del tumore al seno. L’obiettivo della Campagna Nastro Rosa è quello di sensibilizzare un sempre maggior numero di donne sulla vitale importanza della prevenzione e della diagnosi precoce poiché la tempestività della diagnosi è fondamentale per una più alta probabilità di completa guarigione.

Il tumore della mammella è un problema di salute pubblica rilevante, che colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne.
È la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per causa oncologica del sesso femminile. L’aumento della mortalità è correlato all’aumento dell’incidenza della malattia.
L’aumento dell’incidenza non è sorprendente dato l’aumento numerico di donne soggette a fattori di rischio maggiori quali: precocità del menarca, prima gravidanza a tarda età, poche gravidanze, scarsi periodi di allattamento e menopausa tardiva. Altri fattori di rischio che si aggiungono sono l’obesità, il maggiore consumo di alcol, la scarsa attività sportiva e la terapia ormonale sostituiva (TOS). Anche l’impatto del cancro ereditario della mammella è aumentato sia nelle forme familiari che nelle forme non familiari.

La prevenzione prevede tre tipi di intervento ovvero:

  • prevenzione primaria (prevention of occurrence): consiste dell’individuazione dei fattori di rischio che possono generare l’insorgenza di malattia e si attua attraverso l’educazione sanitaria ed una corretta informazione.
  • prevenzione secondaria (prevention of progression): consiste invece nell’esecuzione di visite cliniche ed esami diagnostici raccomandati al fine di poter fare una diagnosi precoce e scoprire un eventuale tumore al seno in uno stadio iniziale.
  • prevenzione terziaria (prevention of complication).

Tra i principali fattori di rischio ricordiamo:

  • Età: uno dei fattori di rischio più importanti, di solito l’incidenza di malattia aumenta soprattutto dopo i 50 anni.
  • Storia familiare.
  • Prima mestruazione prima degli 11 anni, prima gravidanza dopo i 30 anni, menopausa dopo i 55 anni.
  • Alcol: un ampio numero di studi ha dimostrato che l’aumento del cancro della mammella è direttamente proporzionale al consumo alcolico; il rischio è aumentato del 20-25% da un bicchiere di vino al giorno. Gli effetti dell’alcol appaiono indipendenti dalla dieta e dagli altri fattori di rischio e l’aumento dello sviluppo del cancro sembra essere conseguenza diretta dei metaboliti dell’alcol.
  • Eccesso ponderale: il peso acquisito nel periodo pre-menopausale che determina una condizione di sovrappeso o di obesità e mantenuto dopo la menopausa aumenta il rischio di cancro della mammella.
  • Tabacco: il fumo di tabacco aumenta il rischio di cancro della mammella, specialmente se esiste una storia di fumo prolungato cominciato nel periodo prima della prima gravidanza. L’aumentato rischio che deriva dal fumo attivo è parallelo al rischio che deriva dal fumo passivo. Il fumo infine ha effetto maggiore nel determinare patologia neoplastica mammaria nei soggetti geneticamente suscettibili.
  • Fattori dietetici: è stato dimostrato che l’eccesso calorico è associate al cancro della mammella. Tuttavia nella dieta Mediterranea dove l’introito di grassi deriva dall’olio, un grasso monoinsaturo, l’incidenza della malattia tende ad essere più bassa rispetto ai Paesi dove si consumano grassi di origine animale, usualmente grassi saturi. Questo suggerisce che una dieta ipocalorica, in particolare un ridotto introito di grassi saturi, riduca drasticamente il rischio di cancro.
    Le donne che si attengono ad un sano stile di vita hanno un rischio diminuito di sviluppare la malattia rispetto a quelle che non lo perseguono. Ci sono forti sospetti che la dieta delle ragazze e delle giovani donne sia più importante della dieta seguita nella vita adulta nella riduzione di incidenza del cancro della mammella. Ragazze e donne di ogni età dovrebbero essere incoraggiate all’attività fisica a consumare una dieta conforme al loro consumo energetico, ad un basso consumo di grassi e al consumo di frutta e verdura.
  • Densità radiologica del seno
    La densità del seno viene classificata in 4 categorie:

A. seno trasparente, ricco di tessuto grasso o adiposo
B. seno misto, in cui il rapporto tra tessuto adiposo e tessuto ghiandolare è bilanciato
C. seno eterogeneamente denso
D. seno uniformemente denso

Le ultime due categorie sono a maggior rischio di poter sviluppare una neoplasia. Il “seno denso” è di per sé un fattore di rischio per lo sviluppo di un tumore mammario.

Fondamentale rimarcare quindi l’importanza sia della prevenzione che della diagnosi precoce.
L’esecuzione periodica di visita senologica e mammografia (talvolta associata anche all’ecografia se indicato dallo specialista) risulta fondamentale per permettere una diagnosi precoce. La tempestività della diagnosi è fondamentale per una più alta probabilità di completa guarigione.
In questa ottica, la parola prevenzione indica quindi la possibilità di prevenire un tumore avanzato.
E come ci ricorda sempre la LILT, prevenire è vivere!

A cura del Prof. Massimo Calabrese e Dr.ssa Licia Gristina UO Complessa di Diagnostica per Immagini e Senologia Diagnostica IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova.