“Quando un giorno, sfiorando il tuo corpo, senti qualcosa di diverso, il pensiero corre veloce e la stretta allo stomaco comincia.
Maledici quella mano e vorresti non esserti mai accorta di nulla come se “non sapere” significasse “non avere”.
Quando dopo gli accertamenti ed un’attesa che sembra biblica, ti accolgono in 5 per spiegarti cosa sta crescendo dentro di te ti viene il panico: la salivazione è assente, la testa è vuota, il cuore batte a mille ed improvvisamente ti rendi conto che non si tratta più della “pubblicità progresso” che incita alla prevenzione perché questa volta ci sei dentro TU!
Conosci un mondo di cui non avevi percezione. Affronti sfide che pensavi di non dover mai fronteggiare: operazione, terapie, analisi, fatica ed effetti collaterali pesanti. La parola “CANCRO” ti rimbomba nella testa non la accetti, ti fa paura perchè il pensiero corre alle persone che hai incontrato nella vita e che non ce l’hanno fatta. Cosa ho fatto? Cosa ho mangiato? o cosa non ho fatto perché quella malattia, che non oso neanche nominare, si sia manifestata proprio dentro di ME?
Poi un giorno, mentre attendi con pazienza una visita od una terapia ti guardi intorno, incontri gli stessi occhi infossati senza ciglia che vedi ogni mattina nel tuo specchio, gli stessi foulard sul capo a coprire la cute che si raffredda, gli stessi visi gonfi ma anche la stessa determinazione a combattere e guarire e sorridi ….
Incontri medici e infermieri che ti accolgono con professionalità e gentilezza. Non sei in un bel posto ma ti senti capito e seguito. Respiri a fondo e cominci a guardare le cose sotto un’altra luce. Vedi i volontari che si prodigano per darti consigli e ricordi quando tua mamma ti ha portato alla LILT a fare il tuo primo Pap Test, la tua prima visita e la tua prima mammografia. Ricordi quel giorno di qualche mese prima in cui spaventata sei andata all’ambulatorio e hai chiesto di essere visitata subito. Rivedi lo smarrimento dei tuoi occhi rifesso nella comprensione della volontaria che ti ha detto “non si preoccupi signora parliamo subito con la dottoressa” e nel giro di poco ti ha affidato a mani esperte che ti hanno preso in carico e non ti hanno più lasciato. E ti senti avvolta da un tepore che è lo stesso di tutti quegli amici e familiari che stanno combattendo con te perché in tanti ci credono …. e tanti lavorano proprio per questo.
Ecco in quel momento ti rendi conto che potresti spostare le montagne, che CANCRO non è una parola tabù anzi … deve essere urlata e conosciuta perché si possa prendere in tempo ed improvvisamente benedici quella mano che quel giorno ha sfiorato il tuo corpo trovando qualcosa di strano, benedici le associazioni che fanno prevenzione e informazione, benedici i medici e gli infermieri, i volontari , gli amici e i familiari.
Benedici la ricerca e …. accompagni tua figlia a fare il suo primo Pap test e la sua prima visita senologica!”

Chiara, Socia e Paziente LILT Genova
Carcinoma mammario scoperto tramite autopalpazione. Operata dopo solo un mese . Linfonodi non compromessi grazie alla rapidità di diagnosi ed intervento. Chemio e radio adiuvante e dopo un anno esami tutti negativi!

 

Nella foto | Modella: Michela Camurati, Photocredits: Serena Pirredda