La diagnosi di patologia oncologica rappresenta un punto di svolta nella vita di una persona.

Non conta l’età, la professione, la situazione familiare, quando si entra in contatto con la malattia e ci si addentra nel percorso di cure, le persone possono sentirsi spaesate e prive di punti di riferimento.

Per quanto i medici facciano del loro meglio per offrire informazioni ed ascolto empatico, può succedere che il paziente si senta catapultato in un mare in tempesta in cui le sue certezze sembrano d’un tratto sgretolarsi.

L’interruzione o il cambiamento del proprio ruolo lavorativo, gli equilibri familiari che (stabili o già precari) possono subire degli scossoni, spesso costituiscono per chi riceve una diagnosi il difficile contesto entro il quale fare fronte al percorso di cure, caratterizzato a sua volta da numerose fatiche.

 

Il Progetto Ancora di LILT Genova nasce per offrire al paziente oncologico il sostegno di cui ha bisogno sotto molti aspetti della vita, tra cui anche quello psicologico.

La Lega italiana per la Lotta contro i Tumori offre a chi vi aderisce venti colloqui psicologici gratuiti durante i quali è possibile affrontare, con il supporto di un professionista, le difficoltà che in questo momento della vita è possibile incontrare.

Dall’elaborazione del trauma legato alla diagnosi al supporto emotivo necessario per andare incontro alle terapie nel migliore dei modi, affrontandole con consapevolezza e assecondando i ritmi e le risposte del proprio organismo, il percorso di sostegno psicologico offre la possibilità di esplorare quei vissuti che a volte non è semplice riconoscere dentro di sé e di conseguenza comunicare agli altri.

Durante i colloqui spesso si affrontano tematiche legate alla percezione del proprio corpo ed al riconoscimento dei segnali che esso ci dà, ricominciando gradualmente a dare ascolto alle proprie esigenze fisiche ed emotive.

Le persone portano spesso la propria fatica ad ammettere la necessità di modificare qualcosa di sé o del proprio rapporto con gli altri, ma nel corso degli incontri diventa sempre più possibile lavorare insieme per costruire una cultura del proprio benessere psicologico basata sull’affinare la percezione di sé.

A volte è infatti necessario ascoltare prima di tutto se stessi, imparando a rispettare i propri bisogni e limiti, per poter creare con gli altri rapporti più positivi.

 

La diagnosi oncologica rappresenta sicuramente un mare in tempesta entro il quale il paziente viene a trovarsi.

Eppure è possibile che in queste onde si riesca, a volte anche con un aiuto dall’esterno, a ritrovare un senso, a trarre anche da un percorso tanto difficile degli elementi  a partire dai quali fare un viaggio dentro se stessi.

(Dr.ssa Maria Giulia Mensa, psicologa psicoterapeuta, Progetto Ancora di LILT – per BUONgiorno Basko di Gennaio 2025)