In questa pagina approfondiamo cosa è e come si previene il tumore al colon-retto. Si tratta della seconda causa di morte per tumore nell’insieme dei due sessi in Italia. Ogni anno 34.000 persone si ammalano di un carcinoma colonrettale e 17.000 muoiono per il tumore al Colon-Retto. L’incidenza è elevata nei Paesi ad alto sviluppo economico e di conseguenza si ritiene che il rischio sia associato ad una dieta ricca di grassi, proteine, calorie, alcol e carne, ma povera di fibre, calcio e folati.
I tumori colonrettali presentano, sotto il profilo del rischio, tre caratteristiche di grande interesse:
Seguire una dieta bilanciata ricca di verdure e frutta fresca, limitata nella carne, povera di grassi, sale e conservanti contenenti nitrati. È determinante l’endoscopia, che mira ad evitare l’insorgenza del tumore al Colon-Retto attraverso la semplice rimozione, sempre per via endoscopica, dei polipi adenomatosi.
Dopo i 50 anni effettuare con cadenza biennale il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e, in caso di positività, la colonscopia. Se esiste una storia familiare di carcinoma o polipi del grosso intestino, fin dalla giovane età è bene rivolgersi a specialisti esperti in gastroenterologia per concordare programmi individuali di diagnosi precoce basati su controlli colonscopici.
Il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso le Regioni, offre a tutti gli uomini e le donne, a partire dai 50 anni di eta, la ricerca del sangue occulto nelle feci ogni due anni mediante comunicazione individuale ad entrare in un percorso, nel quale sono assicurati anche gli ulteriori esami di approfondimento e il trattamento eventualmente necessario (programma di “screening” organizzato).
Sono in corso di studio analisi molecolari di alterazioni geniche nelle cellule di esfoliazione del colon presenti nelle feci, quale nuovo approccio diagnostico non invasivo per individuare precocemente i tumori colonrettali e perfino le lesioni precancerose.
Modificazione delle abitudini intestinali: in particolare stipsi ingravescente ed alternanza fra stipsi e diarrea, perdita di sangue con le feci, dolori addominali di tipo colico.
Chirurgia – Resezione colica o colorettale (anche videolaparoscopica), chemioterapia pre e/o post-operatoria, associata (solo nel retto) a radioterapia preferibilmente preoperatoria.
Leggi l’opuscolo informativo Il tumore del colon retto >>